Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2011

150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA : UN VIAGGIO A FENESTRELLE

Immagine
«Uno dei più straordinari edifizi che possa aver mai immaginato un pittore di paesaggi fantastici: una sorta di gradinata titanica, come una cascata enorme di muraglie a scaglioni, un ammasso gigantesco e triste di costruzioni, che offriva non so che aspetto misto di sacro e di barbarico, come una necropoli guerresca o una rocca mostruosa, innalzata per arrestare un'invasione di popoli, o per contener col terrore milioni di ribelli. Una cosa strana, grande, bella davvero. Era la fortezza di Fenestrelle». ( Edmondo De Amicis , 1904 ) In questo luogo estremo vennero eliminati (perché di un campo di concentramento si trattò) un numero imprecisato di prigionieri meridionali, principalmente resti dell’esercito borbonico che non volle allinearsi alle nuove direttive unitarie. Vi morirono soldati, ufficiali, (anche papalini) preti, briganti e prigionieri politici. La loro morte fu senza onore, avvenuta lontana dalle loro terre del sud, senza gloria, in modo crudele. Morirono di stenti,

SE FOSSIMO TUTTI ATEI

Immagine
                                                         di Piergiorgio Odifreddi José Saramago amava ripetere che   il mondo sarebbe molto più pacifico, se fossimo tutti atei . Il che significa due cose: che la violenza non è   tutta   generata dalla religione, ma molta   sí. Se mai ce ne fosse bisogno, gli eventi di questi ultimi giorni si affrettano a confermare l’accuratezza del motto del premio Nobel da poco scomparso. Ieri diciotto persone hanno perso la vita in Kashmir, a causa delle teste calde islamiche che manifestavano contro i cristiani. La cosa non stupisce, soprattutto in India. Basta ricordare le tragiche violenze tra induisti e musulmani, che hanno segnato nel 1947 la nascita del paese, lacerato dalla separazione del Pakistan e di quello che poi divenne il Bangladesh. O il tragicomico carnaio di Ayodhya nel 1992, quando duemila persone persero la vita nella tempestiva distruzione di una moschea, costruita nel 1527, che secondo gli induisti occupava il luogo di n

QUANDO LA MUSICA POPOLAR-TRADIZIONALE INCONTRA IL ROCK. IL CONCERTO DEI RAGAZZI DELL'ISTITUTO GIANNONE DI SAN MARCO IN LAMIS ( FOGGIA )

Immagine
E'' stata una bella serata di musica e di spettacolo che i ragazzi dell'istituto hanno regalato alla città nella suggestiva cornice di piazza Madonna delle Grazie, con l'attenta regia di Ciro Iannacone. I brani tradizionali sono stati travolti, ma sempre riconoscibile e secondo me maneggiati con gran rispetto della tradizione. Condivido il senso di questo recupero in chiave moderna del patrimonio tradizionale del paese. E' pure questo un modo originale e produttivo di perpetrare la tradizione musicale sammarchese, tra ska e boogie per niente irriverenti, generi musicali che son serviti ieri sera a trasferire la nostra canzone tradizionale nei tempi nostri. Questi ragazzi hanno dato una scossa, cosi come hanno già fatto in passato, ci hanno dato una buona ragione per guardare avanti con meno pessimismo alla vita di questa città. ( Cera ha detto bene : cosa resterà di loro in paese ? constatazione amara e significativa dei problemi che legano da sempre questa città al