QUANDO LA MUSICA POPOLAR-TRADIZIONALE INCONTRA IL ROCK. IL CONCERTO DEI RAGAZZI DELL'ISTITUTO GIANNONE DI SAN MARCO IN LAMIS ( FOGGIA )
E'' stata una bella serata di musica e di spettacolo che i ragazzi dell'istituto hanno regalato alla città nella suggestiva cornice di piazza Madonna delle Grazie, con l'attenta regia di Ciro Iannacone. I brani tradizionali sono stati travolti, ma sempre riconoscibile e secondo me maneggiati con gran rispetto della tradizione. Condivido il senso di questo recupero in chiave moderna del patrimonio tradizionale del paese. E' pure questo un modo originale e produttivo di perpetrare la tradizione musicale sammarchese, tra ska e boogie per niente irriverenti, generi musicali che son serviti ieri sera a trasferire la nostra canzone tradizionale nei tempi nostri. Questi ragazzi hanno dato una scossa, cosi come hanno già fatto in passato, ci hanno dato una buona ragione per guardare avanti con meno pessimismo alla vita di questa città. ( Cera ha detto bene : cosa resterà di loro in paese ? constatazione amara e significativa dei problemi che legano da sempre questa città alla sua storia ).
La seconda parte ho apprezzato molto il trio che ha interpretato un'aria di Morricone, davvero una spanna superiore a tutto il resto, che comunque ha sempre mantenuto uno standard qualitativo elevato, seppure disturbato di tanto in tanto da un impianto poco rispettoso dello sforzo compiuto dai ragazzi sul palco. Del trio mi pare sia emersa la figura eterea e dai tratti dark ed autoritari di Sara La Porta ( sui nome non sono molto addendro non avendo ancora il cd ), presenza dotata di una voce molto personale. Mi pare che anche un altro paio di ragazze abbiano offerto una performance di classe, non conosco i loro nomi ma specie nella parte dedicata alle covers abbiano dato il meglio di se.
Sopratutto ci siamo divertiti e questo, considerando i tempi di incertezza che gravano sul mondo giovanile sopratutto in termini occupazionali, non è poco. Anzi.
La seconda parte ho apprezzato molto il trio che ha interpretato un'aria di Morricone, davvero una spanna superiore a tutto il resto, che comunque ha sempre mantenuto uno standard qualitativo elevato, seppure disturbato di tanto in tanto da un impianto poco rispettoso dello sforzo compiuto dai ragazzi sul palco. Del trio mi pare sia emersa la figura eterea e dai tratti dark ed autoritari di Sara La Porta ( sui nome non sono molto addendro non avendo ancora il cd ), presenza dotata di una voce molto personale. Mi pare che anche un altro paio di ragazze abbiano offerto una performance di classe, non conosco i loro nomi ma specie nella parte dedicata alle covers abbiano dato il meglio di se.
Sopratutto ci siamo divertiti e questo, considerando i tempi di incertezza che gravano sul mondo giovanile sopratutto in termini occupazionali, non è poco. Anzi.
LUIGI CIAVARELLA
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