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Visualizzazione dei post da 2013
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LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI MICHELE PETRUCCELLI AD ARTEFACENDO  TI CERCHERO' NELLA LUCE , con sottotitolo " Sinuosità geometrica e l'armonia delle linee nascoste del corpo raccontato dalla luce ", MICHELE PETRUCCELLI, ha esposto ieri le sue istantanee fotografiche presso la galleria d'arte allestita ad  ARTEFACENDO , nella villetta comunale, luogo assunto, per questo genere di collezioni ma anche per altre forme di attività contigue all'arte e alla musica, a raccogliere il respiro culturale della città. Lungi, premetto, da me la prospettiva di voler esprimere giudizi in merito alla consistenza dell'argomento, men che mai dare valutazioni alle capacità artistiche di Michele, competenze che non mi appartengono in alcun modo, (peraltro Michele è amico e collega di lunga data), però nonostante ciò una testimonianza seppure motivata dall'affetto si impone, vuoi perché la mostra fotografica è stata per me una nota piacevole, sorprendente e gratificante o
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I TANTI VOLTI DI MIKALETT Non è possibile in alcun modo ignorare nè tenere in sordina la sua poliedrica attività di artista e animatore di paese come allo stesso modo è impossibile non sottolineare il modo con cui lui riesce sempre a stare in cima dell'attenzione, vuoi per la realizzazione di un cd di canzoni, per la presentazione di un ballo nuovo di gruppo, per un videoclip, oppure per un tormentone o semplicemente per la considerevole attitudine sua di porsi sempre ben visibile nel luogo in cui è nato e nei rapporti che stabilisce con la gente che ci abita. Un dinamismo esasperato che lo porta a stare sempre al centro della scena come dire un vulcano sempre in eruzione, una congeniale dimensione on cui egli si riconosce.. Sto naturalmente parlando di Michele Giuliani noto soprattutto per via del suo “ strampalato ” pseudonimo Mikalett ormai logo di garanzia più che referente artistico di un progetto guida dal momento che sono tanti gli interessi che nutre il nostro
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GRANDE SUCCESSO PER “UNA CANZONE PER SOGNARE” , MANIFESTAZIONE MUSICALE DEL DJ MARIO MOSSUTO IN ALESSANDRIA NATIVO DI SAN MARCO IN LAMIS. di Luigi Ciavarella Si è conclusa ieri sera, con la proclamazione della vincitrice, la prima edizione della manifestazione canora “UNA CANZONE PER SOGNARE “ presso il locale Blu Moon di San Michele in provincia di Alessandria . A condurla, con piglio professionale, il nostro DJ MARIO MOSSUTO , nativo di San Marco in Lamis , che, insieme al noto presentatore del posto, BEPPE VIAZZI , e con la collaborazione di Radio Valle Belbo National , hanno portato a termine un evento di grande richiamo per quelle lande del Monferrato, riuscendo persino a coinvolgere cantanti ed interpreti di località fuori regione data la vasta eco avuta sin dal dicembre dell’anno scorso, mese in cui è iniziata la manifestazione canora. Per la cronaca ha vinto la gara la giovane A rianna Sciarratta di Asti con un brano di Adele dal titolo One and Only (suo anche
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Questo BLOG , che illustra in maniera pressoché completa la storia musicale del nostro paese, dopo molti anni di silenziosa attività si arricchisce di una sezione VIDEO che riguarda per il momento in larga parte    le vicende musicali e le attività della SWING CLUB attraverso l'opera del suo principale protagonista,          Mikalett , di cui mi onoro di dirigerne le sorti per quando concerne gli aspetti editoriali. Altri video, sempre riguardanti le manifestazioni musicali in paese, presto avranno cittadinanza in spazi adeguati in modo tale che tutti avranno modo di vedere e ( spero ) apprezzare dal momento che verranno ben evidenziati sul frontespizio del blog. Si tratterà sostanzialmente di spezzoni musicali, quadretti genuini e simpatici di serate musicali estratte da documenti filmati in gran parte girati da Domizio Nardell a, a cui va sin da questo momento il mio ringraziamento. I nostri maggiori protagonisti, molti dei quali sono scomparsi, rivivranno oltre che
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UN RICORDO DI JIMI HENDRIX A 43 ANNI DALLA MORTE. di Luigi Ciavarella Ci sono molti modi per iniziare a parlare di Jimi Hendrix oggi a 43 anni dalla morte. Tanti modi per ricordare la figura suprema del rock, colui il quale “… prese possesso del rock non ancora maggiorenne e lo rivoltò … ” secondo il giudizio di Eddie Cilia, poiché nasce con lui un’idea completamente nuova di suonare quella musica, direi quasi una visione e un approccio completamente agli antipodi che lasciano sbalorditi un po’ tutti, Come, per esempio, quella sera dell’11 settembre 1967 quando, alla presenza della crema del rock londinese al gran completo, ( “… se fosse scoppiata una bomba lì il rock inglese avrebbe cessato di esistere …” disse Charles R. Cross ) al Bag’s Nails , un malfamato locale dalle parti di Soho, Hendrix si produce in una performance strabiliante, aliena per quei noti musicisti convenuti in quel posto ad assistere alla meraviglia del momento, i quali restano tutti a bocca aperta, sbal
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Johann Weyer (1515-1588), medico di Guglielmo V, duca di Cleve, sosteneva che le streghe non praticassero tutte le attività che venivano loro attribuite. Nei due testi De praestigiis daemonum (1563) e De lamiis volle dimostrare che le donne ignoranti che ammettevano di essere streghe soffrivano di allucinazioni e non dovevano essere prese sul serio. Nelle sue tesi usò l’arte medica sostenendo che i maleficia delle streghe si potessero spiegare con cause mediche e naturali e che le confessioni delle streghe sono conseguenza di un disturbo dell’utero chiamato melanconia. Dimostrò che il patto con il diavolo non poteva essere considerato valido (perché sia valido un contratto i due contraenti devono avere la stessa natura) e quindi, non sussistendo, non poteva essere considerato un crimine. Per Weyer la stregoneria era un tentativo compiuto da una persona con disturbi mentali di fare qualcosa che era impossibile sul piano fisico e giuridico. Tuttavia non si spinse a negare l’es
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COLLAGE                             L’ART ROCK nel PROGRESSIVE ITALIANO ANNI ‘70 di NICOLA M. SPAGNOLI Per la Giornata europea della Musica 2013 un nuovo evento a cura del "Minimuseo" di San Marco in Lamis in provincia di Foggia ma non nella sede classica quanto, per la prima volta, nei Laboratori ARTEFACENDO della cittadina garganica che offre più ampi locali. Si tratta dell’esposizione di preziose e storiche copertine dei più rappresentativi capolavori del Progressive rock italiano degli anni ’70. L’esposizione, a cura di NICOLA MARIA SPAGNOLI e LUIGI CIAVARELLA, inizierà il 19 giugno alle ore 18 e si concluderà il 21, giorno appunto della festa e del solstizio d’estate. Di seguito una breve introduzione al genere musicale trattato, partendo dallo scenario internazionale. Nella breve storia del Rock se c'è stato un periodo in cui si è cercato di fare qualcosa di diverso dalla solita canzonetta di due/tre minuti unendo  più generi musicali, nonché della

LA STRANA DISPUTA TRA MUSICA CLASSICA E ROCK

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                                                                             di Luigi Ciavarella Non riesco ad immaginare la storia dell’umanità senza l’invenzione della musica. Evidentemente essa è nata insieme all’uomo, con suoni, rumori e canti che hanno accompagnato la sua crescita civile e scandito i momenti più esaltanti della sua storia. Suoni e rumori che giocoforza presto hanno avuto il bisogno di organizzarsi su basi condivise offrendo così a tutti ampia facoltà di accedervi alla sua fonte. E’ un dato di fatto inconfutabile. Certo la musica classica ha ottenuto la visibilità maggiore essendo questa la musica per antonomasia, la base su cui si fonda un principio, un’idea di suono organizzato su modello universalmente riconosciuto. Almeno a partire dalla metà del settecento essa da corpo alle istanze dell’alta società che per ovvie ragione è la prima ad usufruire dei vantaggi di quelle melodie suonate in piccoli ambienti ma che ben presto si sarebbero allargate favor
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LA SCOMPARSA DI FILIPPO PIRRO. E’ scomparso il pittore, scultore e poeta FILIPPO PIRRO uno dei maggiori protagonisti della cultura cittadina e dell’intero mezzogiorno. Aveva 69 anni e da tempo era malato.                                                                di LUIGI CIAVARELLA   Non conoscevo Filippo Pirro di persona prima che il grande artista non assumesse la decisione di passare alla poesia in un momento in cui anch’io ero attivo su quel fronte, senza abbandonare per questo l’arte pittorica e scultorea.   Erano gli inizi degli anni ottanta e la notizia di questa sua decisione, evidentemente dettata da urgenze creative in continuità con la sua arte, non mi colpì più di tanto poiché avevo sempre visto la sua arte come una trasposizione altamente poetica.   Una sensibilità in cui era forte il richiamo all’arte poetica per tutte quelle sfumature, quei particolari e quelle sovrapposizioni intelligenti e colorate che resero famosa la sua arte non solo da queste parti ma

POESIA INEDITA DI LUIGI CIAVARELLA

CIO’ CHE RESTA DEL MIO MARTIRIO ( per il Cardinale Martini ) Ciò che resta del mio martirio è la luce che plana Obliqua dagli interstizi delle finestre Tra le persiane verdi  smeraldine E la polvere che copre la superficie degli armadi Sulla distanza del tempo che ci resta. A contemplare questi spazi del nostro tempo ballerino Non ci sono più lame affilate che ci costringono alla resa Tra i progetti di questo crimine annunciato. Ora che abbiamo esaurito ogni preghiera Messo a nudo le nostre incongruenze Ci resta questo grande testimone di fede che guarda tutti Allo stesso modo e con lo stesso sguardo indulgente dei perdenti. In qualche misura riesco a sopportare le incertezze Le stime della percezione, i suoi attimi fuggenti Di una infinità di dubbi che mi inseguono Mi annichilisce l'incertezza rendendomi insicuro, vulnerabile A questi occhi dolci che insopportabile il mio castigo. Semmai una luce avrà avuto pietà dei miei pensieri Al