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Visualizzazione dei post da luglio, 2013
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Johann Weyer (1515-1588), medico di Guglielmo V, duca di Cleve, sosteneva che le streghe non praticassero tutte le attività che venivano loro attribuite. Nei due testi De praestigiis daemonum (1563) e De lamiis volle dimostrare che le donne ignoranti che ammettevano di essere streghe soffrivano di allucinazioni e non dovevano essere prese sul serio. Nelle sue tesi usò l’arte medica sostenendo che i maleficia delle streghe si potessero spiegare con cause mediche e naturali e che le confessioni delle streghe sono conseguenza di un disturbo dell’utero chiamato melanconia. Dimostrò che il patto con il diavolo non poteva essere considerato valido (perché sia valido un contratto i due contraenti devono avere la stessa natura) e quindi, non sussistendo, non poteva essere considerato un crimine. Per Weyer la stregoneria era un tentativo compiuto da una persona con disturbi mentali di fare qualcosa che era impossibile sul piano fisico e giuridico. Tuttavia non si spinse a negare l’es