GRANDE SUCCESSO PER “UNA CANZONE PER SOGNARE” , MANIFESTAZIONE MUSICALE DEL DJ MARIO MOSSUTO IN ALESSANDRIA NATIVO DI SAN MARCO IN LAMIS.

di Luigi Ciavarella

Si è conclusa ieri sera, con la proclamazione della vincitrice, la prima edizione della manifestazione canora “UNA CANZONE PER SOGNARE“ presso il locale Blu Moon di San Michele in provincia di Alessandria. A condurla, con piglio professionale, il nostro DJ MARIO MOSSUTO, nativo di San Marco in Lamis, che, insieme al noto presentatore del posto, BEPPE VIAZZI, e con la collaborazione di Radio Valle Belbo National, hanno portato a termine un evento di grande richiamo per quelle lande del Monferrato, riuscendo persino a coinvolgere cantanti ed interpreti di località fuori regione data la vasta eco avuta sin dal dicembre dell’anno scorso, mese in cui è iniziata la manifestazione canora. Per la cronaca ha vinto la gara la giovane Arianna Sciarratta di Asti con un brano di Adele dal titolo One and Only (suo anche il premio per la migliore interpretazione che gli è valsa una giornata in sala di incisione con Andrea Fresu ),al secondo posto Stefania Sturzo, potente voce soul nel panorama alessandrino che ha interpretato Proud Mary direttamente dal repertorio dei Creedence C.R. via Tina Turner, mentre il terzo posto è andato a Manuel Giannini che ha cantato “Ci vorrebbe il mare” di Marco Masini, seguiti tutti da una schiera di altri interpreti il cui livello artistico è stato ottimo secondo il giudizio di alcuni testimoni della serata. Tra le giovani proposte si è imposta Adelaide Lapadula giovanissima di appena 8 anni, che ha cantato  La gatta noto brano di Gino Paoli.
Il giudizio finale è stato affidato ad una giuria tecnica composta da Gaetano Pellino, uno dei migliori chitarristi italiani, fratello del rapper Neffa, con il quale ha vinto due dischi di platino, Serafina Carpari nota cantante e vocal coach, il patron di Radio Valle Belbo, Andrea Fresu, noto discografico, e Gian Piero Gatti, giornalista e fotografo di Radio Montecarlo.
La serata ha avuto un momento di spettacolo d’alta classe quando Gaetano Pellino è salito sul palco e coadiuvato dal DJ Mario Mossuto alla consolle, ha dato voce con la sua chitarra a due brani leggendari dei Pink Floyd e uno dei Dire Straits, mandando in visibilio tutto il pubblico presente in sala.
E’ stato un momento di grande partecipazione per un evento che già si preannunciava frizzante e ricco di attenzione verso la buona musica. Non sono mancati punti di eccellenza e una certa emozione che si respirava nell’aria per i tanti attestati di stima che sono piovuti sulla manifestazione, vuoi per l’impeccabile organizzazione ma soprattutto per la grande passione espressa dai due organizzatori, che hanno coronato un successo ottenuto oltre ogni aspettativa.
THE ATOMIUM 1972:  MARIO MOSSUTO il primo da sinistra.
Ma ciò che invece vorrei sottolineare è la figura dell’ideatore e dell’animatore della manifestazione “ Una canzone per cantare “, Mario Mossuto, che è nativo di San Marco in Lamis ma residente ad Alessandria sin dalla metà degli anni settanta, città nella quale si è trasferito per lavoro e nella cui zona ha costruito con gli anni una solida reputazione di disc jockey, organizzatore di eventi e serate all’insegna della buona musica e dell’intrattenimento di qualità, dapprima in veste di co-fondatore dell’evento canoro “Il Carrozzone”, e dal 22 dicembre dell’anno scorso di questa fortunata kermesse conclusasi ieri sera come già si è detto.
Alla manifestazione – mi riferisce Mario Mossuto non senza manifestare un certo orgoglio – ha partecipato un numero incredibile di giovani di cui però solo 25 sono riusciti a raggiungere la finale, in maggioranza provenienti della zona del Monferrato mentre alcuni altri anche arrivati da regioni limitrofe come la Liguria e l’Emilia Romagna, dove l’eco della manifestazione è giunta nonostante essa sia nata da meno di un anno, sicuramente cresciuta sulla spinta di una professionalità acquisita sul campo da tanti anni di esperienza vissuti da Mario Mossuto, senza volere escludere che qualche spinta promozionale sia potuto arrivare d’autorità dall’eco della precedente esperienza del carrozzone, nonostante “Una canzone per sognare” , si vuole sottolineare, non faccia alcun riferimento né tantomeno sia espressione o riflesso di quella passata esperienza.
Io e Mario alla Mostra fotografica Complessi nel 2010 a San Marco in Lamis.
Forse non tutti sanno che la storia musicale e il ruolo rivestito da Mario Mossuto nella storia della musica pop di San Marco in Lamis, prima di maturare l’idea migrante ( come molti d’altronde ) di trasferirsi ad Alessandria, è stata di primo piano nella nascita e nello sviluppo della musica pop locale attraverso l’esperienza fondante di due gruppi, I Butterflies e gli Atomium, nati col suo contributo a partire dagli inizi degli anni settanta e la cui storia è durata un intero lustro, passando anche attraverso altre esperienze musicali trasversali. Molte sue foto, che ha suonato il basso in entrambi i gruppi citati , sono visibili nel mio blog ( www.sammarcopop.blogspot.com ) attraverso una successione di fotogrammi spesso di qualità che rendono alla perfezione il ruolo avuto nel racconto di questa storia di musica e complessi che, aggiungo, hanno interessato il nostro paese sin dai tempi remoti e la cui storia è ancora viva, sotto altri auspici, ma pur sempre in contiguità col passato da cui trae linfa. E’ stato un protagonista e ha sempre mantenuto legami indissolubili con la sua terra d’origine.
Evidentemente queste passioni hanno la capacità di trasformarsi in continuazione rimanendo però sempre interiormente fedeli a se stesse poiché vincoli patologici di questo tipo una volta contratti son duri a morire.



LUIGI CIAVARELLA

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