GARGANAMERICA…E CONTINUA LA MAGIA DELLA POESIA

Nuovo traguardo per Joseph Tusiani che compie 91 anni.


di MATTEO COCO


MATTEO COCO

Un nuovo traguardo per il poeta italo-americano più conosciuto e stimato. Infatti ha superato di un altr’anno i suoi 18 lustri (i 91 anni) Joseph Tusiani la cui attività poetica ferve ed è rinata da circa un anno ed è alacre ed appassionante in tutte e quattro le lingue in cui continua a scrivere: il poeta originario di S. Marco in Lamis che da oltre sessant’anni vive e opera in America. Il poeta ormai noto e apprezzato anche da molti giovani nella sua cittadina garganica quasi giornalmente continua a “produrre letteratura di prim’ordine” ed è qualcosa che “schizza” (che piace cioè ed è sentita) come direbbero, nel senso più positivo del termine, proprio i giovani che continuano a leggerlo e, qualcuno, a mandarlo a memoria; le sue composizioni sono, soprattutto per alcuni amici ai quali le invia quotidianamente via mail, all’ordine del giorno ma sono sempre attuali ed efficaci cioè pregne di significati.
Anche la più recente produzione tusianea, quindi, a mio avviso, va inquadrata nel filone che il poeta ha sperimentato, in quadrilingue, nella gran parte dei testi scritti in tanti anni di attività: la condizione esistenziale dell’uomo in rapporto al fine principale e ultimo dell’uomo: umanità ed eternità potremmo dire, scandagliate in maniera quasi analitica dall’Autore. E alla base di tutto, sembra dirci il poeta, vi è religiosamente un Creatore che destina ognuno di noi ad affrontare la Vita in un determinato percorso tracciato. Il Destino o Fato che dir si voglia non è, però, per Tusiani quello laico del classicismo da lui tanto prediletto come forma ed esercizio metrico letterario, semmai è un Fine verso il quale l’uomo tende ed è diretto mentre sperimenta l’intervento di Dio che, nel corso della Storia, guida le azioni degli uomini.
JOSEPH TUSIANI
E in questa direzione Tusiani ha riscoperto una vena fervida che gli fa vivere la sua “senectus”come una stagione nuova – del tutto creativa anche se l’Ora (RUIT HORA NON TEMPUS // Tempori longo brevis Hora dixit: “Cur meum spernis leve iter superbe?/Nonne dixerunt tibi me esse patris/filiam amantem?”/Filiam Tempus monuit severe:/“Te videntes, me volitare dicunt/Hi viri terrae, sed ego sub astris/non volo: persto.” Joseph Tusiani - Novi Eboraci, Nonis Ianuariis MMXV) scorre, forse, inesorabile e noi attraversiamo il Tempo immobile che sta lì, a dirci che siamo piccola parte di un Tutto armonico, l’esistenza quasi come un meccanismo sincronizzato, perfetto, ideato dall’Orologiaio che ha creato tutto il congegno vitale ed esistenziale. Per cui tutto è spiegato, si spiega tutto ciò che Tusiani ha saputo esprimere nelle sue quattro lingue di nascita e d’adozione: l’infanzia (nel suo dialetto arcaico - garganico e materno) la conoscenza (nelle lingue classiche: latina e italiana) l’emigrazione e le traduzioni (nella lingua perfettamente acquisita: l’inglese). Ancora una volta Tusiani nei suoi versi più recenti ci consegna, insomma, non un testamento spirituale, ma il segno di una presenza, proprio di una vita spesa per lo studio, l’approfondimento, e soprattutto la Poesia che rende magico e comprensibile, “più affrontabile e sopportabile” il mondo, che riesce a giustificare tutta l’esistenza come una lirica, come una linea continua tendente verso Luce e Musica: un altro binomio prediletto da Tusiani che ancora oggi vuole indicarci la via, il senso di quella continuità del percorso che speriamo sia ancora molto lungo per lui e per tutti noi che lo stimiamo.
                                                                                                                     Matteo Coco




Da sin: Matteo Coco e Joseph Tusiani.



JOSEPH TUSIANI, uno dei maggiori scrittori italo-americani contemporanei.

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