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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

I BEATLES E I PRODROMI DELLA MUSICA POP

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di Luigi Ciavarella In fondo chi sono stati i Beatles ? E’ la domanda che ci poniamo ancora oggi a distanza di oltre 50 anni dalla loro nascita, per ricordarci una storia musicale che non ha eguali in quel mondo impregnato di suoni e lustrini, isterismo e finanza, nei luoghi in cui si è svolta tutta la carriera di una delle band musicali più importanti e amate della musica rock. Quando iniziò la loro storia, in sordina come centinaia di altri gruppi loro coetanei, pochi avrebbero scommesso sul loro futuro eccetto forse Brian Epstein , l’improvvisato manager che si era assunto l’impegno di renderli famosi poiché vide in loro il giusto entusiasmo e nella loro comunicativa qualcosa di speciale che altri, agli inizi, evidentemente non vedevano. Quando uscì il loro primo singolo a 45 giri, nel 1962, i Beatles erano uno dei tanti gruppi di Liverpool, fucina incandescente di talenti allineati e coperti dietro il desiderio di emergere da una condizione sociale deprimente più che er

MORTO JOHN RENBOURN, IL GRANDE CHITARRISTA DEL FOLK INGLESE.

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Un infarto si è portato via ieri, all’età di 70 anni, John Renbourn , chitarrista formidabile nel campo del folk jazz inglese, noto soprattutto per aver dato vita, insieme a Bert Jansch , un altro grande virtuoso della chitarra folk, scomparso anch’egli nel 2011, la cantante Jacqui McShee , il contrabbassista Danny Thompson e il batterista Terry Cox , ai Pentangle sicuramente insieme ai Fairport Convention , il più grande gruppo inglese di tendenza folk jazz. Le sue origini musicali risalgono agli inizi dei sessanta in una Londra che si sta preparando a diventare punto di coagulo delle diverse tendenze musicali e artistiche che stanno interessando l’intera nazione in un contesto di grande aspettativa per il futuro della musica inglese. Si occupa presto di folk tradizionale anche se il suo primo disco uscito nel 1966 è infarcito di brani provenienti dal repertorio dei classici blues americani, ( Muddy Waters , Blind Boy Fuller , ecc… ) come d’altra parte era d’uso in quel periodo

TUTTI I CD DELLA SWING CLUB

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Seconda ed ultima parte della storia della Swing Club, etichetta sammarchese di produzione musicale, che dal aprile del 2007 al gennaio del 2014 pubblicò cinque titoli quasi tutti interamente intestati a nome di Mikalett ( Michele Giuliani ) proprietario unico dell’etichetta. Questa storia affonda le radici nei tardi anni settanta allorquando  Mikalett  provvide a registrare su audiocassetta un congruo numero di tracce musicali in modo piuttosto casuale e senza un programma prestabilito con lo scopo di preservarne la memoria. Se si escludono i brani di indirizzo religioso, che fanno venire in mente gli anni sessanta delle messe beat, davvero fuori luogo in quel contesto, il resto erano brani scritti in chiaro stile anni sessanta, per melodia e contenuti testuali, semplicità e stile, che sono poi lo stampo classico del cantautore, che non avrebbero affatto sfigurato in un album, per esempio, se resi sufficientemente adeguati ai tempi, di  Gianni Morandi  ma anche di altri ca

L'ARTE DI INTRATTENERE : UN RICORDO PERSONALE DI CARMINE VOLPE

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Il ricordo di lui si limita solo a pochi ma significativi passaggi e tutti riconducibili al mondo dei rapporti tra radio, musica, dischi e attività affini. Erano all'origine le sue principali attitudini professionali e di vita, che, insieme, all'intrattenimento musical gastronomico dell'ultima fase della sua vita, furono le uniche cose che lo videro sempre impegnato a gratificare una esistenza altrimenti priva di altre soddisfazioni professionali. Carmine Volpe  io l'ho conosciuto in quel contesto. Era fisicamente già bello grosso quando ci siamo incontrati per la prima volta, credo in via Zuppetta , dove in quel tempo ( anni 80) vi era la sede della radio che lui, insieme ad altri, possedeva e dalla quale trasmetteva la musica del momento. Ci siamo incontrati per un appuntamento finalizzato all'acquisto da parte mia di un blocco di dischi a 45 giri che lui intendeva disfarsene poiché la radio aveva cessato di esistere e si stava smobilitando l'armamentario