L'ARTE DI INTRATTENERE : UN RICORDO PERSONALE DI CARMINE VOLPE

Il ricordo di lui si limita solo a pochi ma significativi passaggi e tutti riconducibili al mondo dei rapporti tra radio, musica, dischi e attività affini. Erano all'origine le sue principali attitudini professionali e di vita, che, insieme, all'intrattenimento musical gastronomico dell'ultima fase della sua vita, furono le uniche cose che lo videro sempre impegnato a gratificare una esistenza altrimenti priva di altre soddisfazioni professionali.
Carmine Volpe io l'ho conosciuto in quel contesto. Era fisicamente già bello grosso quando ci siamo incontrati per la prima volta, credo in via Zuppetta, dove in quel tempo ( anni 80) vi era la sede della radio che lui, insieme ad altri, possedeva e dalla quale trasmetteva la musica del momento. Ci siamo incontrati per un appuntamento finalizzato all'acquisto da parte mia di un blocco di dischi a 45 giri che lui intendeva disfarsene poiché la radio aveva cessato di esistere e si stava smobilitando l'armamentario. Consolle, giradischi e quanto altro erano serviti a far funzionare la radio ed ora stavano lì buttati alla rinfusa,  pronti ad essere ceduti o buttati via. Ero interessato soltanto ai dischi. E di questi Carmine me ne mostrò un gran numero che io visionai dettagliatamente scegliendone mi pare qualche centinaia. Operazioni del genere ne avevo già effettuate altre volte in passato, per esempio con un'altra radio cittadina, anch'essa in smobilitazione, anche se in quel caso furono gli album gli oggetti del mio desiderio, però Carmine mi prospettava l'acquisto di singoli che in quel periodo mi interessavano maggiormente..
Carmine fu molto paziente e alla fine ci accordammo. Scelsi tra le altre cose un congruo numero di singoli di Andriano Celentano sopratutto tra quelli che il famoso molleggiato pubblicò prima dell'avventura del Clan, senz'altro i titoli più importanti e appetibili dal punto di vista collezionistico. Presi anche altro e portai tutto a casa. Qualche giorno dopo mi chiese se volevo comprare anche il resto ma ormai avevo esaurito la mia ricerca.
Il fatto fu che da quel giorno diventammo praticamente amici poiché proseguimmo ad intrattenere rapporti confidenziali durante i nostri incontri occasionali, complice la passione comune per la musica, e una certa simpatia innegabile che lui riusciva sempre a trasmettere e che a me faceva piacere. Molti altri incontri li abbiamo avuti, prima dell'insorgenza della sua malattia, sul mio posto di lavoro per piccoli fatti che servirono a pretesto per stimolare anche in questi casi lunghe conversazioni sempre incentrate sull'aspetto musicale ma anche di suoi progetti di intrattenimento che lui si apprestava a realizzare, come infatti nell'ultima parte della sua vita fece, mettendo su, durante l'estate, iniziative di tipo gastronomiche unite all'intrattenimento musicale, devo dire con grande successo. Fu in questo frangente una delle ultime volte in cui abbiamo avuto modo di incontrarci, nel trambusto generale della festa di " Chiu fa notte e Cchiu fa forte "nelle pause dello svolgimento del festival rock ad artefacendo, per il consumo di un panino farcito e di una birra che lui, nonostante la mole, serviva con una agilità sorprendente.
Poi la malattia ha diradato i nostri incontri occasionali sino a quando non è giunta la notizia della sua morte a suggellare una vita intera vissuta credo molto intensamente ma sfortunata.,
Una curiosità : mi ha sempre chiamato per cognome, mai per nome. E' stato l'unico che lo abbia fatto sistematicamente forse per una forma di rispetto nei miei riguardi o forse perché lui semplicemente era fatto così.
RIP
Luigi Ciavarella


Il 45 giri di Andriano Celentano che io, tra gli altri, comprai da Carmine e che risulta il più raro, peraltro conservato nei miei scaffali. 

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